Olanda denuncia: “attacchi simulati” russi contro nave nel mar Nero

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L’Olanda ha denunciato “attacchi simulati” di jet russi contro una propria nave militare nel mar Nero. Jet russi hanno provocato “una situazione pericolosa nel mar Nero vicino la Hnlms Evertsen giovedì scorso”, si legge in un tweet della difesa olandese.

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“Gli aerei hanno ripetutamente volato pericolosamente basso, sopra e vicino alla nave e condotto attacchi simulati”, afferma il ministero della Difesa, aggiungendo che vi sono state interferenze nel sistema elettronico della fregata olandese. Il ministero della Difesa russa ha dal canto suo affermato che i suoi aerei caccia Su-30 e Su-24 hanno volato ad una distanza di sicurezza per mandare un avvertimento alla nave olandese, che stava avvicinandosi alla Crimea. “Dopo l’approccio dei jet russi, l’Evertsen ha immediatamente invertito la rotta allontanandosi dai confini della federazione russa”, ha aggiunto il ministero.

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La Russia ha occupato la Crimea nel 2014, ma il resto della comunità internazionale la considera ancora territorio ucraino. Secondo le autorità olandesi, la fregata si trova in acque internazionali al momento dei fatti. Il ministro della Difesa, Ank Bijleveld-Schouten, ha definito “irresponsabile” il comportamento russo. “Non vi è giustificazione per questo tipo di azioni aggressive, che aumentano il rischio di incidenti”, ha rimarcato.

La settimana scorsa, la flotta russa nel mar Nero, di stanza a Sebastopoli, in Crimea, ha annunciato di aver costretto ad allontanarsi una nave militare britannica che si era avvicinata troppo, sparando colpi di avvertimento e lanciando bombe.

Lunedì sono iniziate nel nord ovest del mar Nero le manovre militari Sea Breeze che coinvolgono soldati e marinai di Ucraina, Stati Uniti e una trentina di altri paesi. Mosca ha denunciato le esercitazioni come un rischio per la sicurezza e oggi ha annunciato di aver mandato nell’area il sottomarino Kolpino.

Putin: “Nel Mar Nero provocazioni di Usa e Gb”

Quella di Stati Uniti e Regno Unito nel Mar Nero è stata una “provocazione”. E’ quanto afferma Vladimir Putin, in riferimento all’incidente avvenuto la scorsa settimana nelle acque al largo della Crimea, dove la flotta russa avrebbe costretto il cacciatorpediniere britannico Defender ad allontanarsi dalla zona, sparando alcuni colpi di avvertimento.

Putin, parlando alla tv russa, ha detto che durante l’incidente era presente anche un aereo da ricognizione statunitense, per osservare la reazione russa nei confronti della Defender. “Anche se avessimo affondato la nave, sarebbe tuttavia difficile immaginare che il mondo sarebbe finito sull’orlo della Terza Guerra Mondiale”, ha detto il presidente russo nel difendere la reazione della propria flotta.

L’incontro ravvicinato tra la britannica Defender e la flotta russa si è verificato nella stessa settimana in cui, nel Mar Nero nord occidentale hanno preso il via delle esercitazioni militari che vedono coinvolti Stati Uniti, Ucraina e altre 30 nazioni. In un altro incidente, sempre della scorsa settimana, l’Olanda ha accusato la Russia di avere “finto” degli attacchi contro una delle proprie navi da guerra nel Mar Nero.

(AdnKronos)

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